Molti scommettitori si chiedono se, a parità di quota, le probabilità di vincita negli sport virtuali siano identiche a quelle che si hanno puntando su eventi sportivi reali. La risposta, che ora andremo ad argomentare, è un secco No.
Il principio di fondo per avvenimenti virtuali e avvenimenti reali è lo stesso: scegliere quote basse singnifica avere più probabilità di vincita; per contro, più la quota che scegli è alta, minori sono le probabilità di centrare il pronostico. In altre parole, il calcolo della probabilità di vincita scommesse virtuali si ottiene con lo stesso procedimento usato per le scommesse classiche: fattore 100 diviso la quota dell’evento. Prendiamo come esempio l’immagine sopra e calcoliamo le probabilità di vincita dei nove cavalli partecipanti alla corsa virtuale Palmridge.
- Punta 7.95
- Harmony 10.35
- Catale 19.80
- Kodiact 15.85
- National Violet 5.10
- Pocket Rocket 7.55
- Asmira 13.30
- Dime Dancer 5.70
- Clao 25.65
Dividendo il fattore 100 per le quote vincente abbinate ai nove cavalli in gara abbiamo ottenuto le nostre probabilità di vincita. E, cove vedi, in corrispondenza della quota virtual più bassa (3.91 di Clao) abbiamo maggiori probabilità di passare alla cassa (25.65), mentre in corrispondenza della quota più alta del lotto (19.62 di National Violet) abbiamo solo 5 possibilità su 100 di centrare il pronostico.
Insomma, o scegli le scommesse classiche o scegli le scommesse virtuali, il calcolo del rischio si effettua sulla quota assegnata all’evento. E l’algoritmo RNG che predetermina in modo casuale gli esiti delle gare tende, ovviamente, a rendere più frequenti i risultati cui sono associate quote basse e molto meno frequenti quelli le cui quote sono via via più alte.
La quota assegnata all’evento virtuale è perciò indicativa della probabilità che lo stesso evento si verifichi. O meglio: questo è vero sul piano del mero calcolo quota. C’è infatti un fattore che rimette in gioco il ragionamento sin qui svolto: nelle scommesse virtuali il fattore umano è assente. Ciò significa che le variabili psicologiche, statistiche e di analisi dei dati, le stesse che in una partita di calcio reale possono portarci a scegliere una quota molto alta e dal punto di vista degli indicatori statistici giustificata, nel betting virtuale non hanno alcuna influenza sul risultato finale che, ribadiamo, è prodotto dal software Random Number Generator prima che la gara abbia inizio.
Quindi, concludendo: 1. le probabilità di vincita scommesse virtuali si calcolano allo stesso modo di quelle delle scommesse classiche; 2. le probabilità effettive di centrare il pronostico, a parità di quote virtuali e quote reali, differiscono grazie o a causa della componente umana; 3. puntare su quote virtuali più basse dà maggiori garanzie di successo rispetto alla scelta di puntare su quote virtuali elevate.
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